“Soltanto chi pratica l’alpinismo d’alta quota può capirne la grandezza ed il rigore […]. E se le cose non stessero così? se le forze della montagna non fossero infinitamente superiori a quelle dell’uomo, dove troveremmo le motivazioni del grande alpinismo?
[…] quel bisogno di superare se stesso senza cui l’uomo non avrebbe attraversato gli oceani, conquistato i poli della terra. E scoperto nuovi territori in un’epoca in cui le porte dell’ignoto potevano essere aperte solo dal suo coraggio e dalla sua intelligenza.
Quella voglia e quel bisogno nascono appunto da questa debolezza, da questa vulnerabilità”.
(tratto da René Desmaison, 342 ore sulle Grandes Jorasses)
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