Dislivello positivo: 1.800 m
Dislivello negativo: 1.800m
Tempo salita/discesa: 10-12 h
Dal rifugio, partenza intorno alle ore 01.00 del mattino: si affronta il ghiacciaio con alternanza di rampe ripide, piani e qualche passaggio ripido sulle seraccate. L’ambiente è selvaggio e tormentato fino al piano sotto il colle di Bionassay, che si attraversa in direzione del Colle des Aiguille Grises (molto crepacciato e complesso).
Si tira il fiato prima della salita, su ghiaccio vivo e tratti di roccette facili (passaggi fino al II grado). Dal colle (3.900 m), si sale su cresta affilata e spettacolare, con tratti aerei e sottili, finché questa si allarga sugli ampi pendii verso la vetta del Piton des Italiens.
Senza ulteriori difficoltà, si giunge alla vetta del Dôme du Goûter e ci si congiunge alla via normale del Goûter (4.200 m). Da qui si tocca la capanna Vallot (4.362 m) e infine, lungo l’eccezionale Arête des Bosses, si sale in vetta.
La discesa ripercorre lo stesso itinerario; arrivo al rifugio Gonella. Cena e pernottamento in rifugio.
In caso di condizioni metereologiche avverse o di tempistiche strette, la Guida potrà optare per un itinerario di rientro più atto a garantire la sicurezza della cordata (via rifugio Gouter/Tête Rousse o Cosmiques/Rifugio Torino), con eventuale utilizzo di impianti a fune per la discesa a Chamonix/Courmayeur.
Il rientro in Italia, in questo caso, deve prevedere un costo extra per l’acquisto dei biglietti degli impianti a fune e per il trasferimento privato in taxi per il cliente e la Guida.
Tali costi aggiuntivi sono a carico integrale del cliente.