Piccolo e Gran Paradiso
Una tra le vie più belle e difficili per conquistare la vetta dell’unico 4.000 tutto italiano in un crescendo di emozioni ad alta quota!





Una tra le vie più belle e difficili per conquistare la vetta dell’unico 4.000 tutto italiano in un crescendo di emozioni ad alta quota!
Crediamo che l'avventura sia l'anima della vita. La nostra missione è ispirare le persone a superare i propri limiti. Come lo spirito che si crea tra i compagni di cordata, crediamo nel valore della condivisione di esperienze ed emozioni
Crediamo che l'avventura sia l'anima della vita. La nostra missione è ispirare le persone a superare i propri limiti.
Come lo spirito che si crea tra i compagni di cordata, crediamo nel valore della condivisione di esperienze ed emozioni
Dislivello: 890 m
Tempo salita: 2 h
Meeting point: ritrovo a Pravieux di Valsavarenche (AO) per controllo materiale e breve briefing.
Salita al rifugio Chabod per cena e pernottamento.
Dislivello: 1.300 m
Tempo salita/discesa: 10-12 h
Dal rifugio, si segue il sentiero in direzione del vallone di Leviona, con deviazione in direzione Becca di Montandayné. Raggiunto il ghiacciaio, si punta al colle di Montandayné, lungo pendii di neve e ghiaccio (400 m / 45° max). Passata la crepacciata terminale a sinistra, si arriva al colle di Montandayné (3.723 m) su pendenze più sostenute. Cresta nevosa fino in cima alla prima torre (Punta Vaccarone), dove se le condizioni lo permettono si tolgono i ramponi. Contornate le torri seguenti, si sale aggirando le difficoltà, tendenzialmente sul versante Cogne, anche tramite l’ausilio di alcune calate in corda doppia.
Dalla cima si scende per neve e rocce fino al Colle del Piccolo Paradiso, da cui, su cresta nevosa, si giunge all’uscita della parete nord e in breve alla cima del Gran Paradiso (4.061 m). Dalla vetta il rientro avviene per una delle vie normali.