PROGRAMMA
Il massiccio degli Ecrins, per la sua struttura molto frastagliata, offre colli spesso tecnici e pendii sostenuti con discese fantastiche…
Un itinerario riservato a buoni sciatori e con un’ottima forma fisica, in un ambiente unico e affascinante con panorami mozzafiato sulle più belle cime del Delfinato francese.
PARTENZE DI GRUPPO
Dislivello salita: 1.035 m
Tempo totale: 4-5 h
Da la Grave, si prendono le funivie de la Meije sino al Col de Ruillans (3.211 m). Per ampi pendii mai ripidi, su ghiacciaio, si raggiunge il Col de la Girose (3.518 m).
Sceso il ripido e stretto versante opposto (con pendenze tra i 30° e i 40°), con buona neve in parte ancora con gli sci ai piedi, si arriva sul ghiacciaio de la Selle, che si attraversa fino a raggiungere le propaggini occidentali della Tete Nord du Replat. Si risale il pendio che porta all’omonimo colle (3.446 m) e si passa sull’altro ripido versante, che si scende a piedi fino a quando le pendenze divengono più moderate.
Si prosegue costeggiando i bastioni rocciosi della Tete Sud du Replat, mantenendo la direzione verso Sud, evitando un salto roccioso, per immettersi sui ripidi pendii rivolti a Est che portano sino al Refuge Du Chatelleret. Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.035 m
Tempo totale: 4-5 h
Da la Grave, si prendono le funivie de la Meije sino al Col de Ruillans (3.211 m). Per ampi pendii mai ripidi, su ghiacciaio, si raggiunge il Col de la Girose (3.518 m).
Sceso il ripido e stretto versante opposto (con pendenze tra i 30° e i 40°), con buona neve in parte ancora con gli sci ai piedi, si arriva sul ghiacciaio de la Selle, che si attraversa fino a raggiungere le propaggini occidentali della Tete Nord du Replat. Si risale il pendio che porta all’omonimo colle (3.446 m) e si passa sull’altro ripido versante, che si scende a piedi fino a quando le pendenze divengono più moderate.
Si prosegue costeggiando i bastioni rocciosi della Tete Sud du Replat, mantenendo la direzione verso Sud, evitando un salto roccioso, per immettersi sui ripidi pendii rivolti a Est che portano sino al Refuge Du Chatelleret. Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.600 m
Dislivello discesa: 1.700 m
Tempo salita/discesa: 6-7 h
Dal rifugio si scende il vallone dalle modeste pendenze in direzione Sud, fino all’altezza delle costole rocciose provenienti dai Bonnet des Cavales: si prende l’ampio e ben inclinato pendio, in direzione Est dapprima e Sud-Est dopo. Si tocca il Glacier de la Grand Ruine e, contornando il crestone roccioso del Pic Bourcet, si punta, con ultimo tratto a piedi, il Col de la Casse Deserte (3.484 m).
Si scende sul versante Est, sci ai piedi, finché si guadagna una depressione nevosa su cresta rocciosa: si valica il colletto e ci si porta sotto la cima per la breve cresta Est, sino al punto culminante. Rimessi gli sci, si torna al colletto per affrontare il Glacier de la Casse Deserte su splendidi pendii rivolti a Sud fino al lungo ma mai eccessivamente piatto Glacier de La Platte des Agneaux; lo si percorre per intero fino a raggiungere il Refuge de l’Alpe de Villar d’Arene (2.079 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.600 m
Dislivello discesa: 1.700 m
Tempo salita/discesa: 6-7 h
Dal rifugio si scende il vallone dalle modeste pendenze in direzione Sud, fino all’altezza delle costole rocciose provenienti dai Bonnet des Cavales: si prende l’ampio e ben inclinato pendio, in direzione Est dapprima e Sud-Est dopo. Si tocca il Glacier de la Grand Ruine e, contornando il crestone roccioso del Pic Bourcet, si punta, con ultimo tratto a piedi, il Col de la Casse Deserte (3.484 m).
Si scende sul versante Est, sci ai piedi, finché si guadagna una depressione nevosa su cresta rocciosa: si valica il colletto e ci si porta sotto la cima per la breve cresta Est, sino al punto culminante. Rimessi gli sci, si torna al colletto per affrontare il Glacier de la Casse Deserte su splendidi pendii rivolti a Sud fino al lungo ma mai eccessivamente piatto Glacier de La Platte des Agneaux; lo si percorre per intero fino a raggiungere il Refuge de l’Alpe de Villar d’Arene (2.079 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.600 m
Tempo salita/discesa: 5-6 h
Lasciato il rifugio si entra nell’ampio e quasi piatto Vallon du Rif fino in prossimità del Col d’Arsine (2.300 m). Si risalgono le rocce del Pic d’Arsine fino a quota 2.900 m circa, dove le pendenze molto sostenute (intorno ai 50°) obbligano a proseguire a piedi per non arrivare troppo tardi nella mattinata, a causa dell’esposizione a Est. Valicata la breccia (3.170 m) in direzione Sud, si punta alla cima per un ampio dosso glaciale.
Dalla cima si scende per poco sul dosso e, contornando la soprastante cresta, si raggiunge il Col Emil Pic (3.586 m). In breve, per un bel pendio, si perviene al Refuge Des Ecrins (3.170 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.600 m
Tempo salita/discesa: 5-6 h
Lasciato il rifugio si entra nell’ampio e quasi piatto Vallon du Rif fino in prossimità del Col d’Arsine (2.300 m). Si risalgono le rocce del Pic d’Arsine fino a quota 2.900 m circa, dove le pendenze molto sostenute (intorno ai 50°) obbligano a proseguire a piedi per non arrivare troppo tardi nella mattinata, a causa dell’esposizione a Est. Valicata la breccia (3.170 m) in direzione Sud, si punta alla cima per un ampio dosso glaciale.
Dalla cima si scende per poco sul dosso e, contornando la soprastante cresta, si raggiunge il Col Emil Pic (3.586 m). In breve, per un bel pendio, si perviene al Refuge Des Ecrins (3.170 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.100 m
Dislivello discesa: 1.450 m
Tempo salita/discesa: 5-6 h
Si scende sul piatto Glacier Blanc e lo si risale rimanendo sulla sinistra orografica e sotto le soprastanti cime sino all’evidente pendio che porta al Col des Ecrins. Si punta quindi verso Sud e verso le fasce di seracchi che caratterizzano questo versante della Barre: evitandole ci si porta sotto la parete rocciosa della stessa e con un diagonale verso Ovest, si arriva in cima al Dome de Neige des Ecrins (4.015 m).
Ritornati sul Glacier Blanc, poco dopo la deviazione per il colle Des Ecrins, si risale la piccola paretina Sud-Est e la dorsale Sud della Roche Faurio; in circa un’ora e mezza si arriva in cima a questo punto panoramico (3.730 m). Per la discesa, si prosegue per alcuni chilometri lungo il ghiacciaio, finché, abbandonato il suo bordo orografico, intorno ai 2.850 m, si prosegue per avvallamenti e conche, fino a giungere al Refuge du Glacier Blanc (2.550 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 1.100 m
Dislivello discesa: 1.450 m
Tempo salita/discesa: 5-6 h
Si scende sul piatto Glacier Blanc e lo si risale rimanendo sulla sinistra orografica e sotto le soprastanti cime sino all’evidente pendio che porta al Col des Ecrins. Si punta quindi verso Sud e verso le fasce di seracchi che caratterizzano questo versante della Barre: evitandole ci si porta sotto la parete rocciosa della stessa e con un diagonale verso Ovest, si arriva in cima al Dome de Neige des Ecrins (4.015 m).
Ritornati sul Glacier Blanc, poco dopo la deviazione per il colle Des Ecrins, si risale la piccola paretina Sud-Est e la dorsale Sud della Roche Faurio; in circa un’ora e mezza si arriva in cima a questo punto panoramico (3.730 m). Per la discesa, si prosegue per alcuni chilometri lungo il ghiacciaio, finché, abbandonato il suo bordo orografico, intorno ai 2.850 m, si prosegue per avvallamenti e conche, fino a giungere al Refuge du Glacier Blanc (2.550 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello salita: 900 m
Tempo salita/discesa: 3-4 h
Partendo da subito dietro il rifugio, in direzione Est, si comincia a salire l’ampio vallone che, restringendosi nei pressi del Glacier Jean Gauthier, obbliga ad una virata verso Nord per superare una fascia rocciosa; quindi, dopo un breve plateau, ancora verso Est, si continua fino a spuntare con passaggi aerei sul Col du Monetier (3.345 m).
Seguendo sempre il contorno delle creste soprastanti verso destra, si sale di quota fino ad arrivare in cima (Pic du Rif 3.472 m).
Si scende nei pressi del Pic Jean Gauthier e di un piccolo colletto, verso il bellissimo vallone du Monetier, che si percorre per intero. Per la strada forestale si raggiunge l’omonimo paese per ritornare a La Grave rivalicando il Col du Lautaret (con mezzi pubblici).
Dislivello salita: 900 m
Tempo salita/discesa: 3-4 h
Partendo da subito dietro il rifugio, in direzione Est, si comincia a salire l’ampio vallone che, restringendosi nei pressi del Glacier Jean Gauthier, obbliga ad una virata verso Nord per superare una fascia rocciosa; quindi, dopo un breve plateau, ancora verso Est, si continua fino a spuntare con passaggi aerei sul Col du Monetier (3.345 m).
Seguendo sempre il contorno delle creste soprastanti verso destra, si sale di quota fino ad arrivare in cima (Pic du Rif 3.472 m).
Si scende nei pressi del Pic Jean Gauthier e di un piccolo colletto, verso il bellissimo vallone du Monetier, che si percorre per intero. Per la strada forestale si raggiunge l’omonimo paese per ritornare a La Grave rivalicando il Col du Lautaret (con mezzi pubblici).
DETTAGLI
TARIFFE
- assistenza della Guida Alpina certificata UIAGM
- assicurazione RC
- prestito del materiale comune di sicurezza
La tariffa non comprende
- assicurazione (consigliata) ricerca e salvataggio con copertura UVGAM (12€ a persona per 7 gg)
- eventuale equipaggiamento personale (ARTVA, pala e sonda): 15€/gg a persona fino ad esaurimento scorte
- eventuale equipaggiamento personale (imbrago, piccozza e ramponi): 15€/gg a persona fino ad esaurimento scorte
- spese Guida Alpina (trasferimenti, impianti, vitto e pernottamento) da dividere tra tutti i partecipanti
- trasferimenti, vitto e pernottamento
- tutto quello che non è specificato nella voce "La tariffa comprende"