PROGRAMMA
Riservata ad alpinisti esperi e ben allenati, la via Italiana dal rifugio Gonella è la via più suggestiva e più impegnativa per la salita al Bianco. 1.800 m di dislivello tra splendidi ghiacciai e creste affilate, una linea sinuosa tra gli angoli più selvaggi del versante Sud del massiccio. Aperta in discesa da Achille Ratti nel 1890 e diventata poi la Via Normale Italiana. Oggi si può affrontare lungo un itinerario poco frequentato e tecnicamente più difficile, in un ambiente di alta montagna di straordinaria bellezza.
La via Italiana risulta certamente la più bella, più autentica e più selvaggia per raggiungere la vetta, ma anche la più esigente in termini di esperienza tecnica richiesta e di resistenza fisica agli sforzi in quota su lunghi percorsi con difficoltà alpinistiche: viene pertanto richiesto a chi decide di affrontalo un “curriculum alpinistico”, per essere in grado di valutare meglio il livello tecnico prima della gita.
In ogni caso, la Guida potrà richiedere ai clienti di aggiungere almeno una giornata di acclimatamento o la salita ad un altro 4.000; finalizzata alla valutazione delle capacità tecniche del cliente e della sua confidenza nell’utilizzo dei ramponi su itinerari con pendenze ed esposizioni impegnative.
Nota: per via delle condizioni metereologiche, negli ultimi anni questa via è risultata accessibile solo durante i primi mesi della stagione; quando la copertura nevosa nelle sezioni iniziali dell’itinerario è ancora presente.
Se desideri affrontare la salita al Monte Bianco da una via più semplice potrai scoprire il nostro programma “Monte Bianco dal rifugio Goûter – via Francese“.
PARTENZE DI GRUPPO
Dislivello positivo: 1.400 m
Tempo salita: 4/5 h
Meeting point: ritrovo a Courmayeur per controllo materiale e breve briefing.
Partenza dal fondo della Val Veny su strada asfaltata fino al Lago Combal. Da qui, si sale la ripida morena fino all’affilata cresta pietrosa, verso il bacino del Miage. Si cammina per circa 2 ore e mezza in piano, sulla morena del ghiacciaio, in un ambiente di rara bellezza. Si risale quasi fino al suo fondo; nell’ultimo tratto, i detriti lasciano spazio alla neve e al ghiaccio vero e proprio. L’ultima parte della salita si snoda su un bel sentiero ripido ma attrezzato, fino al rifugio Gonella (3.050 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello positivo: 1.400 m
Tempo salita: 4/5 h
Meeting point: ritrovo a Courmayeur per controllo materiale e breve briefing.
Partenza dal fondo della Val Veny su strada asfaltata fino al Lago Combal. Da qui, si sale la ripida morena fino all’affilata cresta pietrosa, verso il bacino del Miage. Si cammina per circa 2 ore e mezza in piano, sulla morena del ghiacciaio, in un ambiente di rara bellezza. Si risale quasi fino al suo fondo; nell’ultimo tratto, i detriti lasciano spazio alla neve e al ghiaccio vero e proprio. L’ultima parte della salita si snoda su un bel sentiero ripido ma attrezzato, fino al rifugio Gonella (3.050 m). Cena e pernottamento in rifugio.
Dislivello positivo: 1.800 m
Dislivello negativo: 1.800m
Tempo salita/discesa: 10-12 h
Dal rifugio, partenza intorno alle ore 01.00 del mattino: si affronta il ghiacciaio con alternanza di rampe ripide, piani e qualche passaggio ripido sulle seraccate. L’ambiente è selvaggio e tormentato fino al piano sotto il colle di Bionassay, che si attraversa in direzione del Colle des Aiguille Grises (molto crepacciato e complesso).
Si tira il fiato prima della salita, su ghiaccio vivo e tratti di roccette facili (passaggi fino al II grado). Dal colle (3.900 m), si sale su cresta affilata e spettacolare, con tratti aerei e sottili, finché questa si allarga sugli ampi pendii verso la vetta del Piton des Italiens.
Senza ulteriori difficoltà, si giunge alla vetta del Dôme du Goûter e ci si congiunge alla via normale del Goûter (4.200 m). Da qui si tocca la capanna Vallot (4.362 m) e infine, lungo l’eccezionale Arête des Bosses, si sale in vetta.
La discesa ripercorre lo stesso itinerario; arrivo al rifugio Gonella. Cena e pernottamento in rifugio.
In caso di condizioni metereologiche avverse o di tempistiche strette, la Guida potrà optare per un itinerario di rientro più atto a garantire la sicurezza della cordata (via rifugio Gouter/Tête Rousse o Cosmiques/Rifugio Torino), con eventuale utilizzo di impianti a fune per la discesa a Chamonix/Courmayeur.
Il rientro in Italia, in questo caso, deve prevedere un costo extra per l’acquisto dei biglietti degli impianti a fune e per il trasferimento privato in taxi per il cliente e la Guida.
Tali costi aggiuntivi sono a carico integrale del cliente.
Dislivello positivo: 1.800 m
Dislivello negativo: 1.800m
Tempo salita/discesa: 10-12 h
Dal rifugio, partenza intorno alle ore 01.00 del mattino: si affronta il ghiacciaio con alternanza di rampe ripide, piani e qualche passaggio ripido sulle seraccate. L’ambiente è selvaggio e tormentato fino al piano sotto il colle di Bionassay, che si attraversa in direzione del Colle des Aiguille Grises (molto crepacciato e complesso).
Si tira il fiato prima della salita, su ghiaccio vivo e tratti di roccette facili (passaggi fino al II grado). Dal colle (3.900 m), si sale su cresta affilata e spettacolare, con tratti aerei e sottili, finché questa si allarga sugli ampi pendii verso la vetta del Piton des Italiens.
Senza ulteriori difficoltà, si giunge alla vetta del Dôme du Goûter e ci si congiunge alla via normale del Goûter (4.200 m). Da qui si tocca la capanna Vallot (4.362 m) e infine, lungo l’eccezionale Arête des Bosses, si sale in vetta.
La discesa ripercorre lo stesso itinerario; arrivo al rifugio Gonella. Cena e pernottamento in rifugio.
In caso di condizioni metereologiche avverse o di tempistiche strette, la Guida potrà optare per un itinerario di rientro più atto a garantire la sicurezza della cordata (via rifugio Gouter/Tête Rousse o Cosmiques/Rifugio Torino), con eventuale utilizzo di impianti a fune per la discesa a Chamonix/Courmayeur.
Il rientro in Italia, in questo caso, deve prevedere un costo extra per l’acquisto dei biglietti degli impianti a fune e per il trasferimento privato in taxi per il cliente e la Guida.
Tali costi aggiuntivi sono a carico integrale del cliente.
Dislivello negativo: 1.400m
Tempo salita/discesa: 4/5 h
Sveglia, intorno alle 7:00, e colazione in rifugio. Discesa lungo lo stesso itinerario della salita del primo giorno, con arrivo all’area parcheggio in Val Veny.
Pranzo e brindisi celebrativo con la Guida prima del rientro a casa.
Dislivello negativo: 1.400m
Tempo salita/discesa: 4/5 h
Sveglia, intorno alle 7:00, e colazione in rifugio. Discesa lungo lo stesso itinerario della salita del primo giorno, con arrivo all’area parcheggio in Val Veny.
Pranzo e brindisi celebrativo con la Guida prima del rientro a casa.
DETTAGLI
TARIFFE
- assistenza della Guida Alpina certificata UIAGM
- spese Guida Alpina (trasferimenti, pernottamento in rifugio e mezza pensione)
- assicurazione RC
- prestito del materiale comune di sicurezza
- pernottamento in rifugio con trattamento di mezza pensione
- eventuale equipaggiamento personale (imbrago, piccozza, ramponi e casco)
La tariffa non comprende
- assicurazione (consigliata) ricerca e salvataggio con copertura UVGAM (5€ a persona per 3 gg)
- trasferimenti
- affitto di bastoncini da trekking (30€/persona)
- pasti extra e bevante (per guida e cliente)
- tutto quello che non è specificato nella voce "La tariffa comprende"